Il Circolo Mario Mieli rinnova la lotta contro lo stigma e per la salute della comunità LGBTQIA+
In occasione della Giornata mondiale della lotta all’HIV/AIDS, il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” riafferma il proprio impegno nella lotta contro lo stigma che ancora circonda le persone con HIV e nel garantire il diritto alla salute per tutt3.
In Italia i dati relativi alle nuove diagnosi di HIV sono in aumento dal 2020 (l’aumento più significativo dopo il 2020 è stato rilevato nella fascia di età 40-49 anni). Secondo i dati più recenti del Centro Operativo AIDS (COA), nel 2023 si sono registrate 2349 nuove diagnosi di HIV e l’incidenza più alta riguarda la fascia di età 30-39 anni e il Lazio come Regione (rimane un’incidenza significativa tra i giovani). La preoccupazione maggiore riguarda il ritardo alla diagnosi, infatti quasi il 60% avviene in una fase avanzata dell’infezione, a causa di un ritardo nel ricorso al test, spesso dettato dal pregiudizio e dalla paura del giudizio sociale.
Ieri come oggi, l’intersezione nella lotta siamo Noi. La lotta contro l’HIV si intreccia profondamente con le battaglie per i diritti e la salute della comunità LGBTQIA+. Lo stigma e la discriminazione non solo ostacolano l’accesso alla prevenzione e alle cure, ma perpetuano una marginalizzazione sociale che colpisce particolarmente le persone queer e transgender.
“Negli anni ’80 e ’90, l3 prim3 attivist3 hanno sfidato il silenzio e l’indifferenza, portando alla luce una crisi sanitaria e sociale di proporzioni globali. Quelle lotte hanno contribuito a salvare vite e a ridurre il peso dell’emarginazione. Oggi, il nostro impegno deve essere lo stesso: combattere l’ignoranza e costruire una società più giusta e inclusiva”, dichiara Mario Colamarino, Presidente del CCO Mario Mieli.
Il Circolo Mario Mieli è da sempre attivo nel promuovere iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, offrendo test rapidi gratuiti, supporto psicologico, campagne di informazione, sportello PrEP. Inoltre, il Circolo organizza attività, incontri e workshop per affrontare il tema dell’HIV in modo integrato, sottolineando l’importanza della prevenzione combinata e del trattamento come prevenzione (TasP).
Non smetteremo mai di lottare. La strada verso l’eliminazione dello stigma è ancora lunga. Bisogna far conoscere il concetto di U=U, implementare maggiormente la PrEP, investire in programmi di prevenzione nelle scuole.
“Il nostro impegno non si ferma. Continueremo a lavorare affinché nessunə debba affrontare l’HIV in solitudine e affinché ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o identità di genere, abbia accesso a cure e diritti senza discriminazioni”, conclude Colamarino.