Vanni Piccolo è il testimonial della campagna vaccinazioni anti COVID-19 per sensibilizzare la comunità LGBT+.

Si è svolta mercoledì 3 marzo 2021 intorno alle ore 9.10 la vaccinazione di Vanni presso lo Spallanzani di Roma dove erano presenti anche il Prof. Beppe Ippolito che ha sostenuto fortemente l’iniziativa, insieme all’Assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, al Presidente del Circolo Mario Mieli, Claudio Mazzella, e al Vicepresidente di PLUS ROMA, Filippo Leserri.

Io oggi ho 80 anni. Sono un soggetto a rischio per aver subito due operazioni a cuore aperto e affrontato un tumore, a cui si aggiunge già da febbraio un lungo periodo di isolamento e da maggio vivo in totale solitudine.

E certamente non è stato, e non lo è ancora, facile. Lo stato di solitudine per una persona anziana è una situazione alienante. E questa situazione viene raccontata poco. Tutti parlano di anziani, ma gli anziani sono soli.

Oggi finalmente c’è un vaccino che molti di noi hanno aspettato con ansia religiosa. E proprio per la mia storia, essendo già stato testimonial contro un virus, voglio esserlo ancora. Voglio essere testimone di un impegno civile, che crede nella Scienza e ha fiducia nella ricerca. Che auspica che la ricerca non sia più la cenerentola della politica italiana.

Per questo mi propongo come testimonial del vaccino contro il coronavirus. Soprattutto nel ricordo di chi non ce l’ha fatta per colpa dell’AIDS e di chi non ce l’ha fatta per colpa del COVID 19. Per fugare i dubbi delle persone che come me, a causa dell’età, hanno bisogno di un risultato felice, perché credono nella vita” ha dichiarato Vanni Piccolo in una lunga lettera riportata sul suo profilo Facebook per commentare l’avvenimento.

Una vera emozione per me essere al fianco di Vanni Piccolo in un giorno così importante, sono gli attivist* come lui che hanno permesso alle nuove generazioni di aver beneficiato di una serie di cambiamenti sociali. Come nuovo presidente ho molto da imparare da lui e da tutte quelle persone che hanno prestato la loro vita alla militanza LGBT+” ha dichiarato Claudio Mazzella, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.

Oggi è stata una giornata importante e ci tenevamo a salutare Vanni che ha fatto il vaccino anti-Covid. Un momento molto importante per la prevenzione. Noi lanciamo un invito: i nostri vaccini sono sicuri e bisogna farli. Le nostre strutture accolgono adeguatamente tutti i cittadini. Possiamo sconfiggere il virus attraverso il vaccino e Vanni ne rappresenta una testimonianza” è stato il commento dell’Assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.

 

Quarant’anni fa eravamo in pieno allarme, non sapevamo cosa stesse succedendo. Le stime parlavano di una malattia rapidamente evolventesi ed era la caccia alla popolazione omosessuale. Gli omosessuali furono i primi a reagire e a mettersi a disposizione, dando un grande contributo alla ricerca, mettendosi a disposizione e facendo pressioni sulle classi politiche e riuscendo a convincere gli altri che bisognava adottare quelle misure di prevenzione che erano indispensabili per sopravvivere. Un esempio che solo dopo è stato seguito da altri soggetti e che non ha dato gli stessi risultati. Grazie a Vanni, con cui iniziammo questa partita 40 anni fa, siamo felici di essere ancora qua” ha dichiarato il Prof. Beppe Ippolito.

Infine, il vicepresidente di Plus Roma Filippo Leserri ha affermato: “Plus Roma, network di persone lgbt+ sieropositive, è orgogliosa di testimoniare, con il nostro amico Vanni, l’interesse della comunità lgbt+ alla tutela della salute come fece con grande coraggio 40 anni fa, quando cominciò la lunga lotta con un’altra importante pandemia quella dell’HIV”.

 

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