Tutta Italia è Foggia se nel nostro Paese essere gay significa ancora essere un Target.
L’aggressione subita dal ragazzo di 26 anni a Foggia riguarda tutta Italia e ci riguarda tutt3. Questo episodio di violenza è solo l’ultimo di una serie di attacchi che colpiscono la nostra comunità, e mette in luce un problema che va oltre i confini locali.
L’omotransfobia è la matrice di queste violenze quotidiane ai danni dei componenti della nostra comunità. Questi atti di odio e discriminazione si manifestano in varie forme, dalle aggressioni fisiche e verbali all’emarginazione sociale, e rappresentano una minaccia costante per le persone LGBTQIA+. La discriminazione non ha confini e si annida in ogni luogo, facilitata dal silenzio delle istituzioni e dalle parole di disprezzo che troppe ormai ci riservano.
Esprimiamo la nostra solidarietà alla vittima di questo ennesimo abuso che non può e non deve essere insabbiato come ogni episodio che riguarda le persone LGBTQIA+. Ogni atto di violenza deve essere denunciato e contrastato con determinazione. La deriva violenta e discriminatoria dell’Italia è endorsata da un governo che partecipa a narrazioni tossiche sulle nostre vite e ci nega tutele e diritti. È imperativo che le istituzioni si assumano la responsabilità di proteggere tutt3 l3 cittadin3, senza distinzioni.
Una deriva che deve essere fermata ora perché le nostre vite sono in pericolo, sono nel mirino di chi non ci vuole liber3: Tutta Italia è Foggia. Le parole e le azioni discriminatorie delle autorità alimentano un clima di odio che mette a rischio la sicurezza e la dignità delle persone LGBTQIA+. È necessario un impegno collettivo per promuovere una cultura di rispetto e inclusione.
Non siamo il vostro target. La nostra comunità merita di vivere senza paura, con la garanzia di diritti e protezioni che dovrebbero essere inalienabili per ogni essere umano. La lotta contro l’omotransfobia è una battaglia che riguarda tutt3 noi, e deve essere affrontata con urgenza e determinazione.
