Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST)
In questo spazio troverai informazioni utili per la tutela della tua salute ed un elenco delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) più diffuse, per essere sicuri e divertirsi senza correre rischi.
Le IST si trasmettono durante i rapporti sessuali attraverso i contatti:
- sangue – sangue
- sperma – sangue
- secrezioni vaginali – sangue
- mucosa – mucosa (genitali, anali e della bocca)
L’utilizzo corretto del preservativo durante i rapporti sessuali (sia anali che orali) impedisce questi contatti e protegge quindi dal rischio di contagio di tutte le IST.
Nei rapporti sessuali tra donne, come protezione, può essere usato il dental dam (diga dentale), un piccolo quadrato in lattice che funziona da barriera nei rapporti oro-vaginali (coprendo labbra e vulva vaginali) e in quelli oro-anali (coprendo l’ano).
Per le penetrazioni invece con dita e mani, puoi usare guanti in lattice insieme ad un lubrificante a base d’acqua per evitare dolori, irritazioni e abrasioni.
La diga dentale e il guanto in lattice vanno cambiati quando si passa da una parte all’altra del corpo.
Se utilizzi i sex toys, usa sempre un dildo personale e in ogni caso mettici sopra un preservativo. Cambia il profilattico ogni volta che si cambia parte del corpo (tua o del partner) e usa sempre un lubrificante a base d’acqua per evitarne la rottura o il danneggiamento.
Lista delle IST più comuni
HIV/AIDS
Hiv è il virus dell’immunodeficienza umana: una volta entrato nell’organismo si riproduce e indebolisce il sistema immunitario, ed espone un individuo a malattie da cui diversamente si sarebbe difeso (le infezioni opportunistiche).
Aids – sindrome da immunodeficienza acquisita – è la conseguenza più grave dell’infezione da Hiv.
Essere sieropositivi non significa essere malati di Aids, vuol dire avere contratto il virus Hiv.
Il virus è presente nel sangue, nello sperma e nel liquido prespermatico e si può trasmettere per via sessuale attraverso rapporti non protetti, sia anali che orali mediante il contatto sangue – sangue e sperma – sangue. L’infezione da Hiv può non dare alcun sintomo.
Ad oggi non esiste un vaccino per sconfiggere l’Hiv, le terapie sono in grado di rallentare l’azione del virus, consentono di prolungare notevolmente l’aspettativa di vita delle persone e ne migliorano la qualità della vita, da un punto di vista clinico.
Sifilide
La sifilide è un’infezione provocata da un batterio. Oggi è facilmente curabile con antibiotici che, però, devono essere prescritti dallo specialista e la cui efficacia deve essere valutata con controlli periodici.
È un’infezione molto diffusa e quindi la probabilità di incontrare qualcuno che ne sia affetto è molto alta. La sifilide si presenta di solito con una piccola ferita (detta sifiloma) localizzata su organi genitali, nell’ano, l’interno della bocca o sulla lingua.
Questa è di consistenza dura, non fa male e indica il punto del contagio. Spesso si gonfiano anche le ghiandole linfatiche vicine alla lesione; quelle dell’inguine se questa è sul pene o nell’ano, quelle sottomandibolari o del collo se la lesione è in bocca.
Per questo ogni piccola ferita dei genitali, dell’ano o dell’interno della bocca, non deve essere sottovalutata. Non bisogna usare su di essa creme, ma effettuare il prima possibile un test per la sifilide in un centro ospedaliero o il test rapido nelle associazioni o Asl che lo effettuano.
La lesione tenderà infatti a regredire spontaneamente e nell’arco di circa quattro settimane scomparirà, e al suo posto si manifesterà un’eruzione cutanea, tipo morbillo, estesa al torace, alle spalle ai fianchi e le braccia.
Contemporaneamente tendono ad apparire sul palmo delle mani e sotto le piante dei piedi alcune screpolature rosa e rotondeggianti. Sulla base di questi sintomi, è bene sottoporsi agli esami del sangue. La terapia della sifilide è semplice, veloce e senza conseguenze.
È efficace nella maggioranza dei casi, ma non protegge da un successivo, nuovo contagio. La sifilide, insieme all’herpes genitale, è l’infezione sessuale che più aumenta il rischio di infezione da HIV. Per questo deve essere curata prima possibile e il paziente deve sempre sottoporsi anche ad un test HIV.
Gonorrea
La gonorrea, conosciuta anche come “scolo”, è un’infezione sessuale molto contagiosa.
Se il batterio infetta il canale urinario, provoca un’uretrite; se infetta la mucosa anale, provoca un’anorettite; se infetta la gola, provoca una faringite.
Nella donna provoca anche bruciore vaginale. Nell’uomo l’infezione del canale uretrale è quasi sempre evidente, con perdite muco-purulente giallo-verdastre.
Crea spesso fastidio e bruciore. Dal momento del contagio alla comparsa dei sintomi uretrali passano di solito da uno a quattro giorni.
L’infezione della gola e quella dell’ano presentano invece piccoli sintomi o solo leggeri fastidi che spesso vengono scambiati per semplici mal di gola o per disturbi legati ad irritazioni o emorroidi.
La terapia è semplice e si basa su un tipo specifico di antibiotico somministrato per via intramuscolare.
Condilomi
I condilomi sono provocati dal virus HPV. Esistono circa 100 tipi di HPV, 13 di questi possono causare il cancro al collo dell’utero nelle donne.
Sono delle piccole escrescenze appuntite spesso riunite in piccoli grappoli, altre volte piatte e isolate, che compaiono sulle mucosa genitali o sulla cute circostante. La loro superficie è irregolare, rugosa e spesso dentellata.
Compaiono più frequentemente sul frenulo, sul prepuzio e sulla cute dell’asta, ma sono frequenti anche nella zona anale e perianale, nelle donne compaiono anche sul collo dell’utero e possono provocare, se non controllate con visite o pap test, il carcinoma della cervice uterina (tumore maligno dell’utero).
I condilomi di solito non danno dolore, né prurito né arrossamenti e l’unico modo per individuarli è ispezionare bene i genitali o l’ano.
I condilomi compaiono tra le tre settimane e i tre mesi dopo il contagio. La terapia è basata sull’eliminazione delle escrescenze con applicazioni di un liquido ghiacciato cauterizzante (azoto liquido o neve carbonica) o con un bisturi elettrico.
Se l’infezione da HPV persiste per lungo tempo può provocare lo sviluppo nell’uomo di tumori del pene e dell’ano.
I condilomi sono l’infezione sessuale più diffusa in Italia ed è quindi facile incontrare una persona che ne sia affetta.
Il vaccino
L’obiettivo è contrastare l’insorgenza dei tumori al collo dell’utero nelle donne. Il vaccino, purtroppo, è in grado di proteggere le donne soltanto da due forme gravi di HPV, per tutti gli altri tipi l’unica arma che rimane è la prevenzione.
Epatiti
Sono delle infezioni virali che colpiscono il fegato.
L’epatite B è conseguenza di una infezione molto contagiosa. Si può contrarre con rapporti sessuali o semplicemente attraverso il bacio. In alcuni casi è asintomatica, quando si manifesta i sintomi sono: influenza, nausea e vomito, debolezza, urine scure, ittero.
L’epatite A si contrae mangiando alimenti (molluschi, pesce, verdure, etc) contaminati materia fecale contenente il virus. La trasmissione è possibile anche per via sessuale, pratiche oro-anali, attraverso il contatto con le feci. La malattia può essere asintomatica e quando si manifesta i sintomi sono febbre, nausea, malessere, dolori addominali, ittero (colorazione giallastra della pelle), urine scure.
L’epatite C si contrae nei rapporti sessuali, ma con maggiore difficoltà rispetto a quella di tipo B. Il rischio aumenta quando sono presenti anche altre infezioni come la sifilide. Per l’epatite C non esiste un vaccino, mentre ci si può vaccinare per l’epatite A e per la B. I vaccini sono disponibili in farmacia e devono essere somministrati sotto controllo medico. Ci si può rivolgere alla propria ASL di residenza.
Herpes genitali
Si manifesta sugli organi genitali, sul periano e l’ano. Una volta contratta, l’infezione tende a manifestarsi periodicamente con vescicole lucide, isolate o a grappolo, accompagnate da dolore e prurito. A volte i dolori riguardano anche glutei e le cosce.
Le vescicole tendono a resistere qualche giorno per poi trasformarsi in piccole croste. In alcuni casi l’infezione si accompagna con cefalea, febbre e malessere generale. Il primo episodio è di solito più grave. L’infezione erpetica si può trasmettere anche nel periodo in cui non è sintomatica, ma il rischio aumenta durante il periodo sintomatico e quello precedente e successivo ai sintomi.
Piattole
È un disturbo causato dal pidocchio del pube che può diffondersi anche ad altre parti del corpo (ascelle, peli del petto, ciglia). Il contagio può avvenire anche tramite il contatto cutaneo oppure attraverso il contatto con la biancheria sporca. I sintomi sono: prurito nella regione del pube, dei genitali, dell’ano e delle ascelle.
Scabbia
È una malattia della pelle causata da un parassita dell’uomo. La trasmissione può avvenire da persona a persona (anche contatto cutaneo) ma anche con il semplice contatto con biancheria sporca.
Il principale sintomo è il prurito intenso che aumenta la notte e con il calore. Fra gli altri sintomi piccole protuberanze dolorose e vesciche.
Le zone maggiormente colpite dalla scabbia sono: mani, dita, polsi, gomiti, ascelle, seno, organi genitali, glutei e caviglie.
Infezione da Clamidia (per gli uomini)
Provoca nell’uomo uretriti, faringiti e infezioni anali. I sintomi sono di solito sfumati e poco fastidiosi tanto che spesso l’infezione passa inosservata e può causare delle complicazioni all’apparato riproduttivo perché la Clamidia può risalire facilmente fino ai testicoli.
Dopo 10-20 giorni dal contagio compaiono prurito e bruciore modesti alla minzione. Non sempre è presente una secrezione, che se presente è modesta, limpida e spesso limitata al risveglio. La Clamidia è il batterio più frequentemente trasmesso per via sessuale.
Candidosi
La candidosi è un’ infezione micotica, provocata da funghi, che colpisce l’apparato genitale.
Gli uomini sono spesso portatori asintomatici. A volte invece si possono notare una lieve secrezione uretrale e una certa irritazione e dolore al glande e al prepuzio, in modo particolare dopo il coito.
Glande e prepuzio possono anche apparire arrossati o coperti da materiale biancastro, piccole vesciche o erosioni. Nei casi più gravi si può verificare gonfiore e fimosi (restringimento) del prepuzio.
L’infezione da candida può essere causata da diversi fattori, quello più ricorrente è l’indebolimento del sistema immunitario dopo terapia farmacologia, mentre la trasmissione per via sessuale non è frequente, ma possibile.
Vulvo-Vaginiti (per le donne)
Sono infezioni causate da batteri, miceti (funghi) o protozoi che colpiscono l’organo genitale femminile. I sintomi sono: prurito, bruciore, aumento delle perdite vaginali che a volte sono maleodoranti, dolore nell’atto sessuale e disturbi ad urinare. Le vulvo-vaginiti possono essere causate dalla candidosi (infezione micotica provocata da funghi).
I principali sintomi sono una grave irritazione vulvare, anche con escoriazioni e lesioni, e una scarsa secrezione vaginale. La parete vaginale è di solito ricoperta da colonie di lieviti biancastre. La trasmissione per via sessuale della candida non è frequente, ma possibile.
Da segnalare anche le vulvo-vaginiti causate dalla clamidia (batterio) che provoca generalmente irritazione, dolore e sanguinamenti.
Se non curata tempestivamente, l’infezione da clamidia può essere causa di danni seri e permanenti all’apparato riproduttivo femminile, fino a provocare infertilità.