Attacco al movimento LGBTQIA+ russo, dichiarato illegale e bandito dal Paese

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli rinnova il proprio supporto all3 attivist3 del movimento LGBTQIA+ in Russia, dopo che la Corte suprema russa ha dichiarato illegale e bandito il cosiddetto “movimento LGBT internazionale”, mettendo in pericolo le vite di chi lo sostiene.

 

Da oggi l3 attivist3 LGBTQIA+ in Russia, un Paese in cui la deriva autoritaria ha già reso pericoloso esprimere le proprie idee se non allineate a quelle delle istituzioni, rischiano di essere qualificat3 come estremist3 e di finire in carcere, per il semplice fatto di difendere i diritti della comunità LGBTQIA+.

 

Vogliamo quindi esprimere tutta la nostra ammirazione e solidarietà nei confronti dell3 cittadin3 russ3 che giorno dopo giorno dimostrano una resilienza estrema di fronte a questo attacco senza precedenti.

 

Questo tentativo di cancellare completamente ogni organizzazione LGBTQIA+ e instillare la paura della persecuzione e dell’incarcerazione tra le persone LGBTQIA+, nonché tra coloro che le sostengono, deve essere duramente condannato dai Paesi membri dell’Unione Europea, in quanto in aperta contraddizione con i valori basilari della libertà d’espressione.

 

Durante i meeting internazionali l3 attivist3 russ3 ci hanno chiesto espressamente di passare dalle parole ai fatti: chi detiene il potere, le istituzioni e le grandi organizzazioni devono sostenere concretamente il movimento LGBTQIA+ in Russia e non fermarsi a una mera condanna di facciata.

 

Dobbiamo ricordare che ci sono in gioco le vite di persone che quotidianamente rischiano la propria libertà e incolumità per affermare diritti che in Europa – con qualche sfortunata eccezione che conosciamo sin sin troppo bene – sono ormai dati per acquisiti.

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