Oggi Sergio Mattarella ha prestato nuovamente giuramento per il suo secondo mandato di Presidente della Repubblica, a seguito di un’elezione avvenuta dopo numerosi fallimenti e tante insistenze.
Come associazione lgbtqia+ siamo molto soddisfattə del ritorno al Quirinale di Mattarella, per quanto questi avesse espresso il desiderio di ritirarsi a vita privata. In questi 7 anni il Capo dello Stato si è infatti dimostrato sempre attento e sensibile alla difesa dei membri della nostra comunità, supportando politicamente ogni lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e invocando una cultura dei diritti civili e sociali.
Un impegno ribadito anche dal suo discorso di insediamento: “La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo. Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno di ogni prospettiva reale di crescita. Nostro compito – come prescrive la Costituzione – è rimuovere gli ostacoli. Accanto alla dimensione sociale della dignità, c’è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone e chiama in causa l’intera società”.
Tuttavia, soddisfazione a parte per la presenza di un “amico” del mondo lgbtqia+ alla più alta carica dello Stato, non possiamo non notare come il Parlamento, si sia dimostrato incapace di esprimere un nome condiviso e di alto livello nonostante il tempo a disposizione per trovare un accordo.
