È ormai da tempo che la comunità transgender e non binaria chiede con forza di non essere sottoposta a violenza psicologica, discriminazione e umiliazioni nei luoghi pubblici.
L’occasione delle consultazioni elettorali regionali potrebbe essere un banco di prova per ottenere finalmente la giusta considerazione: riteniamo infatti che sia il caso di rivedere la tradizionale e francamente inutile ripartizione in file in base al genere e di assicurarsi che l’identificazione avvenga in maniera discreta e rispettosa della privacy dellə elettorə, evitando coming out forzati o veri e proprio outing.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli chiede quindi al Ministero degli Interni che, in un futuro quanto più vicino possibile, sia permesso a tuttə di esercitare un proprio diritto fondamentale senza incorrere in microaggressioni facilmente evitabili.
“Preservare il benessere di tuttə lə cittadinə è il minimo richiesto a una società civile“, ricorda Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. “Un minimo di attenzione in più alle esigenze di tantə rappresenta un passo in avanti verso una società davvero inclusiva. Già alcunə sindacə, come Sala a Milano, hanno invitato lə presidentə di seggio a prestare attenzione al tema. Confidiamo nell’adozione di questi accorgimenti da parte di chi competente in modo che a partire dalla nostra regione, il Lazio, e quindi in tutto il Paese, i seggi inclusivi diventino realtà”.