Una prima vittoria per i diritti.
Finalmente le coppie omogenitoriali arrivano in Corte Costituzionale: ieri pomeriggio il Tribunale di Lucca ha deciso di assegnare nuovamente alla Corte Costituzionale la questione relativa alla possibilità di riconoscere, come figli di due madri e non solo della donna partoriente, i bambini nati in Italia e concepiti all’estero da due donne tramite fecondazione eterologa.
Questo risultato è legato indissolubilmente all’operato di Rete Lenford e della battaglia portata avanti in tutti questi anni, lavorando incessantemente. Attraverso la campagna nazionale “Affermazione Costituzionale”, il team di Rete Lenford ha patrocinato decine di udienze e richiesto ai vari Tribunali coinvolti di rimettere la questione alla Corte costituzionale.
«Si tratta di uno snodo giudiziario importantissimo, ottenuto dopo anni di battaglie giudiziarie in tutta Italia e volto a superare l’indirizzo della Cassazione. Dal 2020, infatti, la Corte di cassazione ha sempre individuato nell’adozione l’unico strumento a disposizione della madre intenzionale per tutelare i propri figli e le proprie figlie, ma non ci siamo mai arresi e abbiamo continuato a denunciare in ogni sede i gravissimi limiti della c.d. stepchild adoption. Dopo un lunghissimo percorso giudiziario, che ha attraversato tantissimi tribunali italiani, dovrà ora intervenire la Consulta, con una decisione che sarà efficace per tutte le famiglie italiane con due mamme o due papà, perché i bambini non possono più subire gli effetti di posizione politiche ideologiche e discriminatorie.” ha commentato il Presidente Vincenzo Miri a seguito di questo grande risultato.
Le coppie omogenitoriali arrivano in Corte Costituzionale: ora sarà quest’ultima a dover fare chiarezza con una pronuncia efficace per tutte le coppie e non solo per quelle coinvolte nel ricorso di Lucca.
Le parole del nostro Presidente Mario Colamarino: “Questo avvenimento rappresenta una tappa cruciale nella lotta per i diritti delle famiglie omogenitoriali in Italia. Il lavoro di Rete Lenford è stato fondamentale nel raggiungere questo traguardo, mostrando una dedizione incrollabile nel difendere i diritti delle coppie di madri e non solo. La decisione del Tribunale di Lucca sottolinea l’importanza di garantire un riconoscimento giuridico chiaro e univoco per i bambini nati da coppie omogenitoriali, affinché non debbano più affrontare l’incertezza e le discriminazioni derivanti da una legislazione inadeguata.
È imperativo che la Corte Costituzionale intervenga per assicurare che tutte le famiglie, indipendentemente dalla composizione, possano esercitare pienamente i loro diritti. La questione della “stepchild adoption” e del riconoscimento diretto alla nascita deve essere risolta per eliminare le disparità esistenti e garantire uguaglianza a tutte le famiglie.
Ringraziamo Rete Lenford per il loro impegno costante e confidiamo che la Consulta riconosca la legittimità di queste richieste, mettendo finalmente al centro i diritti delle famiglie omogenitoriali.”