Prosegue il suo iter legislativo la famigerata e surreale proposta di legge di Fratelli d’Italia per rendere reato universale la GPA.
Giorgia Meloni continua a raggirare l’opinione pubblica italiana, da un lato rilasciando caute dichiarazioni durante la Giornata contro l’omolesbobitransfobia, e dall’altro avallando orrori giuridici che non hanno motivo di essere, essendo la pratica della procreazione per altri già duramente normata.
È indubbio che dietro questo passaggio vi sia la solita follia ideologica della destra al governo, caricata dalla propaganda ostile alla comunità LGBTQIA+ che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi.
Il vero bersaglio del provvedimento, contrario alle norme internazionali, sono infatti le famiglie arcobaleno, sottoposte a un attacco continuo conclusosi con il blocco delle trascrizioni dei certificati di nascita: un tentativo ignobile di cancellare e rendere illegittimi nuclei famigliari esistenti, negando che siano reali per un mero capriccio ideologico.
“La comunità LGBTQIA+ è saldamente schierata contro questa proposta di legge e si stringe attorno alle famiglie arcobaleno in pericolo. Vogliamo però lanciare un appello alle coppie eterosessuali, che nonostante quanto voglia far credere il governo costituiscono il 90% di chi fa ricorso alla GPA: per continuare con questa battaglia abbiamo bisogno anche del loro supporto, in modo da rendere chiaro quanto sia la nostra lotta a essere universale”, ha dichiarato Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. “Meloni, Carfagna e Roccella vorrebbero far scomparire con una firma oltre 15mila famiglie. Noi continuiamo a sostenere il nostro diritto a esistere e a lottare per i nostri figli e le nostre figlie”.