Italia fanalino di coda dei diritti LGBTQIA+

Italia fanalino di coda per quanto riguarda i diritti delle persone LGBTQIA+: non è una previsione né una lamentela, ma una triste e avvilente realtà. A renderla evidente il report annuale di ILGA-Europe, che testimonia la discesa libera del nostro Paese, classificatosi 34esimo su 49, seguito dalla Georgia.

Un ammonimento importante per tutte le associazioni come il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che arriva tradizionalmente alla vigilia della Giornata Internazionale contro l’Omolesbobitransfobia e che ci invita con urgenza a riflettere sul lavoro da portare avanti e le battaglie che devono essere combattute.

Giorno dopo giorno ci scontriamo con un governo che sta sistematicamente tentando di smantellare i diritti faticosamente conquistati dalla nostra comunità nell’arco di decenni, oltre a negarci l’acquisizione di altri, ugualmente basilari. Dal vergognoso attacco alle famiglie arcobaleno all’ostilità manifesta verso le persone transgender, Meloni e la sua compagine stanno giocando una partita politica sulla nostra pelle per distogliere l’attenzione degli italiani dai problemi del Paese”, afferma Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.

Il risultato è fotografato dal report di ILGA-Europe: l’impossibilità di dirsi pienamente cittadin3 italian3, la costante paura per la propria sicurezza, la difficoltà nell’immaginare un futuro certo per sé e l3 propri3 car3. Nonostante lo scoramento continueremo a combattere, affinché nessuno rimanga indietro”.

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