Dopo le violenze di chiaro stampo fascista al Liceo Michelangelo di Firenze dello scorso sabato abbiamo assistito al vergognoso silenzio da parte del Governo Meloni, che ha evitato di prendere posizione e di condannare un atto inqualificabile e inaccettabile in un Paese civile e democratico.
A ciò sono seguite le intimidazioni del Ministro dell’Istruzione Valditara, che ha minacciato provvedimenti ai danni della preside Savino del Liceo, “colpevole” a suo giudizio di aver pubblicato una circolare che ricordava i valori fondanti dell’antifascismo della nostra Costituzione e l’origine del fascismo in Italia, non tanto distante da ciò che è avvenuto nella sua scuola.
Come associazione LGBTQIA+ orgogliosamente antifascista siamo ormai in preda a un dubbio atroce: meglio rimanere in attesa delle parole di questo governo, che si esprime nei modi violenti, omofobi e intimidatori di un Presidente del Senato e di un Ministro, o accettare il silenzio di una Presidente del Consiglio che protegge lo squadrismo di movimenti studenteschi vicini al partito d’appartenenza?
“Siamo vicinə allə studentə fiorentinə aggreditə, condanniamo naturalmente ogni gesto di violenza e pretendiamo che le istituzioni inizino a fare gli interessi di tutti i cittadini in maniera davvero imparziale”, afferma Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. “Ci pare folle e assurdo che a dover rendere conto delle proprie parole debba essere la dirigente Savino e non il Ministro Valditara o il presidente del Senato La Russa: se la politica ha completamente perso di vista il principio di responsabilità a cui è chiamata come possiamo essere tranquillə?! ”