La federazione inglese, con Danimarca, Galles, Belgio, Germania, Svizzera e Olanda, aveva promesso di portare in campo la fascia “One Love” a sostegno dei diritti civili e delle persone Lgbtqi+. La FIFA ha però ribadito che i capitani devono indossare quelle con messaggi prestampati, uguali per tutti: per chi non si adegua non basta la multa, c’è subito il cartellino giallo.
Al braccio dei capitani andrà quindi un generico “no discrimination” e poi a seguire altri messaggi decisi dall’organizzazione. Che fine ha fatto il discorso di Infantino, il presidente della FIFA, che diceva due giorni fa “oggi mi sento gay?”.
A una competizione già piena di contraddizioni si aggiunge ora il divieto per le nazionali di calcio di manifestare liberamente: di male in peggio. Invitiamo a sostenere la petizione delle associazioni LGBTQI+ per sensibilizzare il nostro calcio affinché da questo mondiale vergognoso si possa trarre una lezione per il futuro.
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