Purtroppo è accaduto ciò che si temeva. Alla Commissione Giustizia della Camera è passato il ddl che intende rendere la GPA – ovvero la gestazione per altri– un reato “universale” per tuttə lə italianə che si rivolgono all’estero per esaudire il legittimo desiderio di avere figliə.
Giorgia Meloni e Mara Carfagna sono le autrici del testo che prevede fino a due anni di carcere e multe enormi: una proposta di per sé incostituzionale, nonché contraria alle norme internazionali, che va fermata a tutti i costi coinvolgendo in questa battaglia tutta la società civile.
Perché se la Destra continua a narrare la maternità surrogata come una “pratica LGBT”, dobbiamo ricordare che a giovarsene sono in stragrande maggioranza coppie eterosessuali. Se dunque si vogliono difendere i diritti delle donne è necessario lavorare su un’efficace regolamentazione e sulla diffusione di buone pratiche che evitino lo sfruttamento.
“Il PD, la sinistra tutta e le forze progressiste in Parlamento stabiliscano alleanza solide e chiare per opporsi in Aula a un obbrobrio legislativo discriminatorio, figlio di pregiudizi e di una visione distorta del valore della vita. In quanto associazione lgbtqia+ supportiamo gli schieramenti politici che intendono bloccare questa legge folle e lontana anni luce dal sentire della società” dichiara il presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino.