FUORI!

“FUORI è la liberazione da qualsiasi costrizione o categoria abbia imbrigliato nel passato l’arte come gli individui: FUORI di testa, FUORI moda, FUORI tempo, FUORI scala, FUORI gioco, FUORI tutto, FUORI luogo è ciò che la Quadriennale d’arte 2020 vuole essere attraverso le opere e le ricerche degli artisti presentati”.
Il Circolo Mario Mieli è felice di costruire insieme a La Quadriennale di Roma questo racconto condiviso fuori dagli schemi.
Il racconto condiviso del Circolo Mario Mieli e La Quadriennale di Roma
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Aldo Braibanti, nato il 17 settembre 1922, viene condannato a nove anni di reclusione per plagio, in quanto riconosciuto «colpevole di avere soggiogato e assoggettato alle sue immonde voglie due giovani studenti». Nel luglio 1968 viene così applicato, per la prima volta, quell’articolo del codice Rocco (promulgato durante il fascismo) per punire un uomo che aveva avuto relazioni d’amore omosessuale.
Braibanti era un anticonformista, comunista, ateo convinto, partigiano e intellettuale.
Molti intellettuali si schierano a difesa di Braibanti. Tra questi Sylvano Bussotti – artista poliedrico esposto nella Quadriennale d’arte 2020 FUORI – difende l’amico e collega intellettuale.
Aldo Braibanti ricorda: “Mussolini, a un giornalista straniero che gli aveva domandato qualcosa sull’omosessualità in Italia, rispose: «Non esiste!»”.
L’Italia fascista aveva approntato tre tipi di provvedimenti contro gli omosessuali: la diffida, l’ammonizione e sopratutto il confino, la residenza coatta in un luogo lontano dalla propria residenza, con limitazione della libertà personale. Il confino per gli omosessuali in Italia spedì in isole sperdute numerosi cittadini italiani, alcuni andarono ad Ustica e le Tremiti, altri furono condannati al lavoro forzato nelle miniere di Carbonia.
1. Un’immagine del documentario “Il caso Braibanti”, 2020. Fonte: repubblica.it
2. Sylvano Bussotti, “Arti plastiche e figurative”, 1961 e 1990, disegno su carta. Courtesy l’artista.
3/4. Due verbali di dichiarazioni rilasciate dalle madri di due giovani omosessuali, anni ’30
Quadriennale d’arte 2020
FUORI.

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