La letteratura LGBT+ spesso è stata vittima di censura e stereotipi, finendo per diventare un prodotto accessibile a pochi intenditori. Alcune grandi avventure all’interno del vasto mondo della sessualità così come molte storie d’amore lesbo, gay e trans sono sconosciute, ancora invisibili. Nonostante le difficoltà – molti di questi libri hanno dei costi eccessivi, mentre altri sono introvabili – la letteratura LGBT+ non ha esaurito la propria vitalità e questi temi non hanno mai smesso di essere raccontati. Ecco perché il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli vi consiglia una lista, senza escludere generi e identità di genere differenti, di dodici libri adatti per ogni mese dell’anno, dal freddo pungente di febbraio al sole cocente di agosto.
Gennaio: Scritto sul corpo – Jeanette Winterson
“Ho cercato di scacciarti dalla mente ma sembra proprio che io non riesca a scacciarti dalla carne. Penso al tuo copro giorno e notte. Quando cerco di leggere, leggo di te. Quando mi siedo a mangiare, mangio te“
Tutto prende sempre vita da un segreto e dall’ambizione di disseppellirlo. Allora come si può cominciare l’anno senza aver letto il libro di Jeanette Winterson? La storia che scrive è una miscela misurata di passione e rovina perché l’amore non è quasi mai una salvezza scontata, ma molto più di frequente una condanna felice. L’autrice gioca con il lettore inquadrando perfettamente tutti i personaggi nel loro genere sessuale tranne il protagonista che risulta quasi impossibile capire se si tratti di un uomo o di una donna. Quasi impossibile. La sua personalità è avvolta in un gioco misterioso di indizi che indicano ma non svelano; l’unica certezza è l’oggetto d’amore: Louise, una bellissima donna sposata dai capelli tizianeschi.
Consigliato a chi ha il vizio di sottolineare le frasi più belle dei libri. Lo stile appassionato e a tratti inusuale di Winterson prende il sopravvento persino sulla trama, che pur molto originale diventa secondaria di fronte alla profondità dei pensieri dei personaggi.
Febbraio: Golden Boy – Abigail Tarttelin
“Mi piace l’altro me. Voglio dire, so che è una bomba a orologeria. Non so cosa succederà quando compirò diciott’anni, ma non sapevamo nemmeno cosa sarebbe successo dopo la pubertà, dopo i tredici anni, ed eccoci qua”
Max Walker, anche soprannominato “golden boy”, è il figlio che tutti i genitori vorrebbero avere: bello, intelligente, sportivo, premuroso. L’unico problema è che è intersex e le persone che lo circondano sono più interessante a normalizzarlo che al suo benessere perché deve essere sempre tutto perfetto. Il mondo dorato in cui vive viene sconvolto quando Hunter, il suo migliore amico sin dall’infanzia, lo porta a contatto con quella parte di se stesso che per tutti quegli anni aveva dato per scontata. Attraverso un’espediente letterario, dando voce a tutti i personaggi principali che a turno diventano narratori, Tarttelin tenta di mostrarci la meraviglia e il terrore di un mondo nascosto ma che esiste, e solo per questo varrebbe almeno un tentativo di essere capito e raccontato.
Consigliato a chi vuole viaggiare nel mondo della sessualità a luci spente, affidandosi alla realtà-fantasia del libro senza credere di sapere già come andrà.
Marzo: Sei come sei – Melania G. Mazzucco
“I figli non appartengono a chi li mette al mondo, non sono l’appendice dei genitori, sono individui. E se uno non può scegliersi i genitori può sempre scegliersi i maestri. Non è l’uguaglianza che conta nella vita, ma il suo contrario. È ciò che ci rende diversi dagli altri che può salvarci. A nostro figlio non mancherà niente. Tu e io lo faremo felice, e sarà tutto ciò che potremo fare per lui”
Se la Festa del papà fosse doppia? O meglio, se una bambina dovesse festeggiare il 19 marzo con entrambi i genitori? Sarebbe la storia di “Sei come sei”, al centro dello scandalo scoppiato al liceo Giulio Cesare di Roma quando alcuni genitori si sono ribellati alle direttive della professoressa che aveva consigliato ai suoi studenti di leggere il libro. Affrontando temi delicati come utero in affitto, omosessualità e bullismo l’autrice racconta, attraverso la voce narrante della piccola Eva, figlia di Christian e Giose, la difficoltà di esistere di una famiglia diversa che non viene riconosciuta come tale. Dopo la morte di Christian, la figlia viene affidata ad uno zio di Milano perché la legge non riconosce l’altro, Giose, come padre. Ma il loro legame è più forte di qualsiasi altra cosa.
Consigliato a chi ha voglia di soffermarsi sui rapporti non sempre facili tra padre e figlia, sui rapporti non sempre facili tra le minoranze e la società, sui rapporti non sempre facili tra due uomini sbagliati che si amano in un modo tremendamente giusto. Insomma, consigliato a chi non ha voglia di una storia facile.
Aprile: AntoloGaia – Porpora Marcasciano
“Mai stata troppo maschile, forse più femminile, e in un mondo in cui vige la logica del ‘se non è zuppa è pan bagnato’, se non ero l’uno dovevo essere l’altro”
Con tono scherzoso e irriverente Porpora Marcasciano, storica esponente del movimento per i diritti delle persone trans e presidente del Mit (Movimento identità transessuale), racconta il percorso esistenziale e politico che l’ha portata alla costruzione di sé, dal coming out all’assemblea di classe al primo capodanno gay.
La sua storia personale si staglia sullo sfondo degli anni ’70, che significano manifestazioni, liberazione sessuale, i primi collettivi glbt, l’avvicinamento al FUORI! Attraverso le sue parole emergono le vite di tanti che, pagando a volte con la propria vita, hanno spinto l’Italia oltre quel confine che distingueva gli eterosessuali buoni dagli omosessuali cattivi.
Consigliato a chi è interessato alla conoscenza dei primi paladini della liberalizzazione sessuale e della lotta contro la discriminazione omo-transfobica.
Maggio: Figli diversi, new generation – Paola e Giovanni Dall’Orto
“Omosessuali non si nasce. E nemmeno si diventa. Omosessuali si è”
Riconoscersi e accettarsi come omosessuale non è solo una questione personale ma anche sociale e familiare. Il percorso che un gay, una lesbica o un transessuale deve affrontare può essere poco sereno, ma può esserlo anche per un genitore. Più che un libro “Figli diversi” è una guida, scritta da madre e figlio, che ha l’obiettivo di tendere la mano a chi ha da poco scoperto la propria reale sessualità e non sa da dove cominciare fornendo una soluzione agli stereotipi più diffusi: da “è così importante fare coming out?” a “sei omosessuale perché è di moda esserlo?”. La prima parte del libro si rivolge ai figli mentre la seconda ai genitori. Tra le pagine si legge anche la storia personale dei due coautori che hanno superato insieme la paura di ciò che non conoscevano ancora.
Consigliato ai genitori che vogliono aiutare i propri figli e ai figli che vogliono aiutare i propri genitori.
Giugno: L’Italia che non c’era – Monica Cirinnà
“Per me la parola potere è l’infinito del verbo potere: io posso, posso fare qualcosa per migliorare il mio paese”
Quasi tre anni di duro lavoro per l’approvazione di quella che sembrava una legge impossibile da concordare: eppure l’11 maggio 2016, quel duro lavoro si è concretizzato. Qui si narra la vicenda di una politica combattiva e positiva, che racconta il lungo percorso della legge Cirinnà, dalla prima e-mail alla celebrazione del primo matrimonio gay. Tra opposizioni, accordi e persino un tradimento Monica Cirinnà racconta il retroscena del Parlamento, con tutte le sue preoccupazioni e gioie. Tra un capitolo e l’altro ci sono le emozionanti lettere che le persone le hanno scritto, dall’operaio che si sente dalla sua parte alla madre di una ragazza lesbica, dal signore di estrema destra che spera che la legge venga approvata alla coppia che si è dovuta sposare all’estero e che ora sente l’Italia più vicina ai propri diritti.
Consigliato a chi è curioso di conoscere i dettagli del dietro le quinte della politica e a chi non si accontenta del lieto fine perché l’uguaglianza, come l’amore, ha bisogno di continuità.
Luglio: Un giorno questo dolore ti sarà utile – Peter Cameron
Credo che sia questo a farmi paura:la casualità di tutto. Persone che per te potrebbero essere importanti, ti passano accanto e se ne vanno. E tu fai altrettanto. Come si fa a saperlo?
Probabilmente in molti conosceranno il film dall’omonimo titolo, uscito nel 2011 e vincitore di un Nastro d’argento. Il film è in realtà la trasposizione di questo romanzo, intenso e scanzonato allo stesso tempo. Il protagonista del romanzo è James, un diciottenne newyorkese figlio di genitori divorziati, alle prese con un mondo che non capisce non perché non è in grado ma perché sente che non gli appartiene. James ama leggere e dare importanza alle parole, tuttavia fatica ad instaurare rapporti con i suoi coetanei e passa molto tempo da solo, per questo alcuni pensano sia solo un ragazzo disturbato. L’unica che lo capisce è la nonna Nanette, sempre pronta ad ascoltarlo e dargli consigli. Con uno stile asciutto e immediato Cameron tratta dei problemi che affliggono la maggior parte degli adolescenti, dal disagio verso l’università ai dubbi sulla sessualità.
Consigliato per un pubblico young adult, in crisi con il mondo. Consigliato anche a chi ha già letto “Il giovane Holden”, Banana Yoshimoto e Susanna Tamaro.
Agosto: La morte della bellezza – Giuseppe Patroni Griffi
“In questa città, il cui primo bersaglio da colpire, per distruggerla, è stata la bellezza, questi due giovani, per adesso grazie a dio inutili alla società, sono destinati ad amarsi. Perché? Per una ragione estetica, perché fanno parte di un’invenzione assoluta, inamovibile, secondo la legge della composizione artistica, che li vede, e li vuole, uniti, in un paesaggio con figure”
Nonostante la prima edizione sia datata 1987 questo rimane uno dei capolavori della letteratura gay in Italia. La storia è ambientata a Napoli sullo sfondo desolante ma vitale di una città in guerra dove divampa l’amore tra Lilandt, un giovane insegnante italo-tedesco con l’anima napoletana, e l’affascinante Eugenio, un sedicenne del posto. Giuseppe Patroni Griffi in quest’opera non rinuncia alla narrazione di una omosessualità trasversale, potente persino nell’ironia, fatale a chi la pratica. L’autore non rinuncia nemmeno ai dettagli dell’attrazione, del sesso, del paesaggio vivissimo, del tutto ricoperto di un sentimento che finisce ma non si esaurisce mai.
Consigliato a chi ricerca una lettura sofisticata, a chi ama Napoli, a chi la notte tarda il sonno per leggere anche solo due righe.
Settembre: Tokyo Love – Silvia Accorà
“Cosa potevo dire? Potevo smettere di guardarla in quel modo? (E in quale modo?) Cos’ero: stupefatta? Mortalmente felice al punto che mi si erano fermati il cuore e il respiro? Potevo ragionevolmente toccarla, per esempio prenderle una mano? Fare come lei e pensare o dire: Oddio oddio oddio? Ricordo di averle detto Resta qui, resta qui adesso”
Nella nostra biblioteca potete trovare una copia omaggio, fuori commercio, di questo romanzo raffinato che narra la storia di una fotografa occidentale che, trasferitasi a Tokyo, trova l’ospitalità di una donna giapponese e di sua nipote Mimi, una strana ragazza che muterà la sua esistenza fino a trasfigurarla. L’amore saffico non è però l’unico elemento del libro: oltre le maschere impenetrabili della dissimulazione tipicamente orientali, le due donne le riservano un’accoglienza profonda e sincera e l’autrice, narrando la vicenda come un divenire, consente di vivere il susseguirsi degli eventi come se fossimo lì, al fianco dell’anonima protagonista, ponendoci i suoi stessi dubbi, cercando le sue stesse risposte, manifestando le medesime curiosità.
Consigliato a chi è appassionato di cultura orientale e vuole leggere un libro tutto d’uno fiato, senza troppa retorica.
Ottobre: Il giovane Torless – Robert Musil
“E proprio questa infedeltà verso quanto di serio, di agognato era in lui, gli trasmetteva la vaga consapevolezza di una colpa; non lo abbandonava mai del tutto un disgusto indefinito, nascosto, e lo accompagnava la paura incerta che accompagna chi al buio non sa più se sotto i piedi ha ancora la sua strada, o se invece l’ha smarrita”
Cominciato a scrivere “per noia”, il romanzo d’esordio di Robert Musil è diventato nel corso del tempo uno dei grandi classici della letteratura del ‘900. Si racconta la storia di Torless, costretto a studiare ed alloggiare in un Istituto distante dalla città dove i giovani si formano e si crescono a vicenda. Torless è un ragazzo tormentato per i suoi sentimenti borderline: l’affetto e il fastidio per la famiglia, il disprezzo e la sicurezza dei suoi brutali amici Beineberg e Reiting, il sadismo e l’attrazione che prova per Basini, un ragazzo effeminato che crea scompiglio nel gruppo. Quest’ultimo, dopo aver rubato dei soldi a Beineberg ed essere stato scoperto, diventa una vittima dei tre amici, che si divertono a tormentarlo e abusare di lui per il silenzio su quanto accaduto.
Consigliato a chi ha voglia di un libro catartico, a tratti surreale ma anche e soprattutto erotico. Il mix giusto per leggerlo sotto il cielo autunnale, davanti a un albero che perde le sue foglie.
Novembre: Papà, mamma e gender – Michela Marzano
“La tolleranza è la capacità di sopportare anche ciò che si disapprova; è una conseguenza necessaria della nostra condizione umana […]. La tolleranza è la voglia di immaginare, commentava quasi due secoli più tardi Hannah Arendt, che un’altra persona possa aver ragione. È la possibilità di rimettersi in discussione, anche quando qualcuno deride ciò in cui noi crediamo. Dietro la tolleranza, per dirla in altre parole, c’è sempre l’accettazione dell’alterità. Anche quando quest’alterità ci disturba, ci provoca, ci destabilizza”
Michela Marzano è una filosofa e parlamentare italiana, oltre che una fine scrittrice. Con una linearità e un linguaggio meramente chiarificatore riconduce al senso originario alcune parole, distinguendo l’orientamento sessuale dall’identità di genere e risolvendo alcuni stereotipi diffusi. Partendo dalle polemiche esplose nelle scuole e da una serie di video virali, come quelli promossi da ProVita, che hanno spopolato in rete creando veri e propri fenomeni di terrore, Marzano dipana le matasse e i grumi dell’ignoranza popolare, spiegando che non c’è nessuna scuola che vuole obbligare un bambino a scegliere se preferisce essere una ragazza o un ragazzo. Al contrario, si obbliga un bambino ad avere certi atteggiamenti perché “consoni” al proprio genere, come giocare a calcio o con le bambole, confinando la fantasia e la libertà dei più piccoli. Ecco allora che il problema di base sembrerebbe essere quello del ruolo di genere e di come la società voglia definire appropriato il comportamento di un maschio o quello di una femmina.
Consigliato a chi lotta contro le imposizioni culturali e religiose della società attuale, a chi cerca esempi di donne pensanti, dubbiose e non remissive.
Dicembre: Le cose cambiano – Autori vari
Quando avevamo la vostra età è stata dura anche per noi essere gay in mezzo a persone che non ci capivano, ma se oggi potessimo parlare ai quindicenni che eravamo gli diremmo di resistere, perché presto andrà tutto meglio, troveranno degli amici fantastici, troveranno l’amore e un giorno avranno una vita molto più felice di quanto immaginavano
La citazione riportata qui sopra è una parte del discorso che l’attivista Dan Savage e suo marito Terry Miller pubblicarono su Youtube dopo una serie di suicidi verificatisi in America tutti nello stesso mese e tutti a causa della stessa problematica, ovvero il bullismo omofobico. Da questo video nasce l’iniziativa “It Gets Better” tradotto in italiano con “Le cose cambiano”. Il libro è una costellazione di testimonianze di chi ce l’ha fatta nonostante i pregiudizi e le inadeguatezze: da Elle Degeneres, la nota presentatrice americana lesbica, a Walter Siti, da Barack Obama a Francesca Vecchioni.
Consigliato a chi a volte si sente inadeguato. Prima di decidere se sia stato un buon 2019 o se sia stato l’anno peggiore della vostra vita leggete questo libro e rimandate il bilancio complessivo. Le cose cambiano, soprattutto il male.