In Italia e in altri 100 Paesi del mondo il 23 aprile si celebra la Giornata mondiale del libro per promuovere la lettura, messa sempre più a rischio dalla comunicazione iconica via social e tramite app. La buona notizia è che il libro cartaceo resiste all’ingresso sul mercato degli e-book con un incremento di vendite che si aggira attorno al 4,5%. La cattiva notizia è il basso indice di lettura, meno del 59% della popolazione italiana, che costituisce il principale problema di crescita dell’editoria nazionale.
Nessuna barriera, oggi si celebra l’immaginazione fatta libro senza alcuna censura, quella che per secoli ha colpito le tematiche LGBT+. Eppure già nella letteratura classica si raccontava di relazioni omoerotiche. Basti pensare alle tipologie di amore descritte nel Simposio di Platone, o al misterioso rapporto tra Patroclo e Achille. Senza contare le scappatelle di Zeus con giovani attraenti, primo tra tutti Ganimede.
Come non ricordare Saffo e le sue poesie, ma anche le vampire vittoriane, a partire dalla protagonista di Carmilla di Sheridan Le Fanu, che trascorrevano le loro notti a sedurre vergini per poi cibarsi del loro sangue. Assenti sono, invece, personaggi transessuali, se si escludono i cliché della donna travestita che si spaccia cavaliere, e quello dell’uomo che si veste da donna per escamotage bellici, primo tra tutti Ulisse.
Nonostante le recenti minacce provenienti dalla politica, la cultura LGBT+ rimane ancora fertile, da sempre, anche grazie ai libri.
STATISTICHE
Secondo il World Culture Score Index l’Italia è in fondo alla classifica per tempo dedicato alla lettura settimanalmente in Europa, con un deprimente 24° posto con 5:36 ore. Circa 6 italiani su 10 non leggono nemmeno un libro all’anno e circa il 20% della popolazione, ovvero quasi 14 milioni di cittadini, non ha accesso ad una libreria.
Secondo l’ISTAT i principali fattori che determinano la modesta propensione alla lettura sono: il basso livello culturale della popolazione (39% delle risposte) e la mancanza di efficaci politiche scolastiche di educazione alla lettura (38% delle risposte).
LE INIZIATIVE
Per celebrare la Giornata del libro la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha stilato un elenco di libri ambientati nelle 20 regioni italiane: due libri per ciascuna regione con l’intento di legare la narrativa al territorio e stimolare l’interesse dei lettori. Tramite la pagina Facebook della Commissione chiunque sia interessato potrà postare i propri titoli preferiti.
Il tema di quest’anno sono i cosiddetti Centennials o Generazione Z, ovvero la generazione nata tra la metà degli anni ‘90 e il 2012 che non ha conosciuto il mondo prima dell’avvento del web.
LE ORIGINI
L’idea di una giornata mondiale del libro nasce per la prima volta in Catalogna, promossa dallo scrittore Vincent Clavel Andrés. Eppure è solo nel 1926 che viene istituita dal re Alfonso XIII una vera e propria festività, il 23 aprile, giorno in cui si celebra anche la festa del patrono della Catalogna San Giorgio.
In Spagna ancora oggi è tradizione che il 23 aprile gli uomini regalino una rosa alle proprie donne proprio perché era consuetudine tra i librai catalani dare in omaggio una rosa ai clienti per ogni libro comprato.
È nel 1996, per volontà dell’UNESCO, che la giornata diventa di portata mondiale, anche per ricordare la morte nello stesso giorno di tre grandi scrittori: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega.