100 euro: il prezzo della libera scelta. In Italia, i militanti No-Choice stanno invadendo le strutture sanitarie pubbliche, offrendo compensi in denaro per convincere le donne e le persone con utero a non abortire. Offrono 100 euro nella speranza di farl3 cambiare idea sulla loro decisione di interrompere una gravidanza.
Questa pratica solleva una questione fondamentale: “La vita non si compra” è un concetto che si applica solo quando si parla di gestazione per altri (GPA), ma quando una persona decide di autodeterminarsi nel proprio corpo e sceglie di non portare avanti una gravidanza, sembra che si possa tentare di comprare la sua scelta con una somma di denaro.
L’Episodio in Liguria e il Contesto Politico
Pochi giorni fa, un episodio simile è avvenuto in Liguria, suscitando un’ondata di indignazione.
Due militanti di associazioni antiabortiste hanno cercato di impedire ad una persona di procedere all’IVG: per loro 100 euro è prezzo della libera scelta.
Questo evento è una diretta conseguenza delle politiche e delle azioni dell’attuale governo. Le recenti misure del governo Meloni includono restrizioni crescenti sui diritti e sulla libertà di scelta, azioni costanti per minare l’autodeterminazione e la promozione di associazioni no-choice che vengono incoraggiate a entrare nelle strutture sanitarie pubbliche.
Un Governo di Controllo e Dolore
Il percorso tracciato dal governo Meloni non parla di diritti o tutele, ma piuttosto di controllo e dolore. Le azioni intraprese mostrano un chiaro tentativo di limitare la libera scelta delle donne e delle persone con utero, sostituendo il diritto all’autodeterminazione con politiche repressive.
La Necessità di Agire
Non possiamo permettere che queste violenze continuino. È fondamentale che tutte e tutti noi prendiamo posizione per difendere la libera scelta. Dobbiamo lottare per assicurare che ogni donna e persona con utero abbia il diritto di decidere autonomamente sul proprio corpo e sulla propria vita, senza subire pressioni o coercizioni di alcun tipo.
Non possiamo accettare diritti a metà. La lotta per la libertà di scelta è una battaglia per la dignità e il rispetto di ogni persona. Tutt3 hanno il diritto di prendere decisioni informate e libere sul proprio corpo, e dobbiamo lavorare insieme per garantire che questo diritto sia protetto e rispettato. Uniamoci contro le violenze e le pressioni che minano l’autodeterminazione e difendiamo con forza i diritti di tutte le donne e delle persone con utero in Italia.